A cura di Annalisa Girardi — Fonte: Fanpage
In un’intervista con Fanpage.it, Giorgio Beretta – analista di Opal – denuncia come il governo stia modificando la legge sull’esportazione degli armamenti per “limitare i divieti, l’informazione al Parlamento e la trasparenza a favore delle aziende produttrici di armi”, reintroducendo “una sorta di “segretezza di Stato” dando al Parlamento e alla società solo poche e generiche informazioni su un business miliardario e che riguarda la sicurezza di tutti come l’export di armamenti”.
Il governo di Giorgia Meloni sta mettendo mano alla legge che regola l’esportazione delle armi, con delle modifiche che secondo alcuni osservatori finiranno per ridurre il controllo e la trasparenza rispetto agli armamenti che l’Italia importa o vende all’estero. Il nuovo testo è già stato approvato in Senato e si trova ora in esame alla Camera: Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (OPAL), è intervenuto in commissione a Montecitorio per fare il punto sul disegno di legge, sottolineando come sia il Parlamento che la società civile rischino ora di non essere più adeguatamente informati sul commercio delle armi nel nostro Paese. “Un business miliardario e che riguarda la sicurezza di tutti come l’export di armamenti”, ha ribadito Beretta, legato anche alla Rete italiana Pace e Disarmo, in un’intervista con Fanpage.it, denunciando come il governo stia tentando di “reintrodurre una sorta di “segretezza di Stato” dando al Parlamento e alla società solo poche e generiche informazioni”.
Informazioni che però fino a oggi hanno permesso “di ricostruire e documentare numerose esportazioni di materiali d’armamento a Paesi a rischio e di conoscere gli istituti di credito che le hanno appoggiate”. In un contesto geopolitico sempre più complesso, con la guerra in Ucraina e il drammatico conflitto a Gaza, la collettività non può non essere informata su dove finiscono le armi prodotto nel nostro Paese. Anche contando che, come denuncia di nuovo l’analista, “da ottobre scorso l’Italia ha esportato “armi e munizioni”, tra cui munizionamento pesante, verso Israele per un valore pari a 2,1 milioni di euro”.
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Foto: Audizione di Giorgio Beretta in Commissione Esteri – Difesa alla Camera dei Deputati