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«Italia ripensaci», da Brescia No alle armi nucleari

Irene Panighetti - Fonte: © Bresciaoggi 06 luglio 2018 LA CAMPAGNA. In Broletto il primo bilancio dell’iniziativa, inserita in quella nazionale, contro gli ordigni atomici. In provincia cresce l’adesione tra Comuni, enti e diverse associazioni «Ancora assente Palazzo Loggia, ma confidiamo nella maggioranza» «Italia ripensaci e firma il Trattato per la messa la bando delle armi nucleari», approvato un anno fa (7 luglio 2017) dall’assemblea generale dell’Onu: questo il messaggio lanciato forte anche da Brescia e provincia, dove l’appello è stato per ora sottoscritto da quaranta Comuni, due enti Provincia e Unione dei Comuni della Valsaviore, 71 realtà tra gruppi,...

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“La vera emergenza sono gli omicidi con armi legalmente detenute e la legittima difesa aumenterà la corsa ad armarsi”

Stefano Iannaccone - Fonte: © Addio alle Armi 04 luglio 2018 La vera emergenza in Italia non sono furti e rapine, ma delitti commessi con armi legalmente detenute. Giorgio Beretta (nella foto), analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia (Opal), racconta dati alla mano l’attuale situazione: nel 2017 ha contato almeno 40 vittime per casi del genere. E sottolinea: in Italia è più facile avere un porto d’armi che la patente, e con una nuova legge sulla legittima difesa ci potrebbe essere una corsa a pistole e fucili. In questa intervista, l’esperto propone anche delle soluzioni per diminuire i rischi...

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Armi leggere. L’Onu fa un passo avanti per fermare il traffico

Lucia Capuzzi - Fonte: © Avvenire 29 giugno 2018 L a loro stazza è inversamente proporzionale ai dan- ni causati. Le armi cosiddette “leggere” – 1,3 mi- liardi di pezzi in circolazione nel mondo, di cui il trenta per cento concentrato negli Usa – sono il combustibile dei conflitti civili, nonché lo strumento prediletto delle organizzazioni terroristiche e criminali. Solo 156 milio- ni sono affidati al controllo delle forze di polizia e mili- tari. Il resto è nelle mani dei civili. Per tale ragione, l’O- nu ha convocato i rappresentanti dei governi mondiali e della società civile a New York...

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Oltre 700 ricercatori e studiosi si oppongono al programma di ricerca militare della UE

Comunicato Stampa Gli accademici hanno aderito alla petizione “Researchers for peace” chiedendo ai propri colleghi di unirsi all’iniziativa Viene lanciata oggi da una coalizione di organizzazioni del mondo scientifico e della pace l'iniziativa di respiro europeo “Researchers for Peace”. Oltre 700 scienziati e accademici, la maggior parte provenienti da 19 dei 28 Paesi Membri dell'UE, hanno firmato una petizione online con un testo che invita l’Unione Europea a interrompere il finanziamento della ricerca militare. Chiedendo anche ai propri colleghi nella comunità scientifica e di ricerca di unirsi all’iniziativa esprimendo il proprio supporto e prendendo una posizione chiara sulla questione. L'UE sta definendo...

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Armi e legittima difesa, la legge italiana è già permissiva: “Servono più controlli”

Andrea Maggiolo - Fonte: © Today 29 giugno 2018 Dopo l'apertura di Salvini, c'è chi propone una legge più permissiva sul possesso di armi da fuoco. "Ma oggi è più difficile ottenere la patente che una licenza per armi per uso sportivo" dice a Today.it Giorgio Beretta (Opal): "Anzi, servirebbero specifici esami psicologici e clinico-tossicologici. E in Italia la lobby delle armi ha già un'influenza molto forte" E' vivace il dibattito di questi giorni sulla legittima difesa: il ministro dell'Interno Matteo Salvini non esclude una nuova legge più permissiva e il 39% degli italiani sembra essere favorevole all'introduzione di criteri meno rigidi per...

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Armi leggere, crimini pesanti

Carlo Tombola, Francesco Vignarca - Fonte: © Il Manifesto 29 giugno 2018 Armamenti. Nel mondo sono un miliardo e 13 milioni le armi leggere, 857 milioni quelle in mano ai civili. Alla Conferenza Onu la protesta «arancione», il colore del nuovo movimento Usa contro le armi da fuoco. Negli Stati uniti 15.600 vittime nel 2017. In Italia oltre 1.100.000 licenze: il Ministero «tace» La scorsa settimana nel Palazzo di Vetro delle Nazioni unite a New York gran parte dei partecipanti alla terza Conferenza di revisione del Programma di Azione Onu sul traffico illecito di armi leggere ha indossato qualcosa di...

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Armi: un futuro di pace?

Zilioli Veronica - 5D, liceo delle scienze umane A.S. 2017-2018 Introduzione Nell’ultimo anno, mentre leggevo e cercavo informazioni riguardo all’argomento degli armamenti, mi accorgevo dell’amarezza e della delusione che queste notizie suscitavano in me: più mi addentravo nelle profondità del mare, più mi sentivo schiacciata dal peso dell’acqua. Allora è emersa la volontà di fare qualcosa, di informarmi e fare informazione, di schierarmi e di sostenere dei progetti di pace. Per questo ho deciso per prima cosa di scrivere la mia tesina sulle armi, non perchè mi piacciano, anzi, al contrario: ho preso l’occasione per conoscere più a fondo questi argomenti...

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Navi dismesse a peso d’oro: l’Italia vende la vecchia flotta anche ai regimi autoritari

Stefano Iannaccone - Fonte: © Addio Alle Armi 25 giugno 2018 Si è presentato con gli abiti del salone per la ricerca e l’innovazione, ma nei fatti si è trasformato in un momento per cercare contatti buoni con lo scopo di vendere le navi militari dismesse a chiunque. Compresi i Paesi che non hanno rispetto dei diritti umani e che sono in guerrA. Il Seafuture 2018 di La Spezia, terminato il 23 giugno, ha cambiato pelle rispetto al progetto iniziale, proseguendo una metamorfosi costante: ora la Marina Militare mette in mostra parte della vecchia flotta in cerca di acquirenti. Il...

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SeaFuture, così l’Italia venderà navi ai regimi dittatoriali e in guerra

Carmine Gazzanni - Fonte: © Left 25 giugno 2018 Egitto, Turchia, Israele, Arabia Saudita, Qatar, Marocco, Angola. Paesi che non brillano per la tutela dei diritti umanitari. Paesi tutti invitati – e tutti presenti – a SeaFuture, il maxi salone che si è tenuto dal 19 al 23 giugno a La Spezia. Forse pochi ne sono a conoscenza, ma parliamo di un evento colossale, una sorta di “expo” dell’arsenale militare. Basti pensare che tra gli organizzatori c’erano Aiad (la Federazione delle aziende italiane per l’aerospazio e la difesa) e la Direzione nazionale degli armamenti del Segretariato generale della Difesa. E...

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