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Industria bellica, perché la produzione non si riconverte

Giorgio Beretta - Fonte: © Il Manifesto 31 marzo 2020 Anche in tempi di emergenza da coronavirus la produzione militare, dai mitragliatori alle bombe, dai Mangusta ai cacciabombardieri F-35 è considerata strategica e tra le attività indispensabili per il nostro Paese   Finalmente si muove anche Leonardo. Ci sono voluti due mesi al colosso nazionale degli armamenti per annunciare di voler fornire «tutto il proprio supporto» (sic!) in termini di «risorse, mezzi e persone» per sostenere le istituzioni nazionali nel contenimento dell’epidemia da Covid-19. Supporto che, come esplicita il comunicato diffuso sabato scorso dall’azienda, di fatto si riduce all’impiego di due...

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Da Brescia si leva un grido: basta parlare di guerra

Mimmo Cortese - Fonte: Comune Info 24 Marzo 2020 La crescita e poi il dilagare della pandemia vengono raccontati quasi sempre con un linguaggio costellato di trincee, prime linee, fronti, eserciti e barricate per indicare ospedali, medici, infermieri e terapie intensive. Questa è una guerra è stato l’incipit di un fiume impetuoso di dichiarazioni, da quelle dei luminari delle malattie infettive fino ai presidenti manager dello sport che rinunciano tanto malvolentieri agli eventi programmati. Un segnale evidente che questo modo di guardare il mondo penetra sempre più a fondo anche nell’ordine simbolico e psichico della rappresentazione del reale, una manifestazione...

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Coronavirus. L’Italia è bloccata, ma l’industria militare non si ferma

Simone Santi - Fonte: © Lifegate 31 marzo 2020 Le attività non essenziali italiane sono chiuse per via del coronavirus, ma il 31 marzo riprende la produzione di F35. L'ira delle associazioni pacifiste. Ancora più a fondo si sarebbe potuti andare con la riconversione: anche Giorgio Beretta dell’Osservatorio per le armi leggere di Brescia nei giorni scorsi, su Globalist, si è detto stupito e rammaricato “che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieri a convertire immediatamente almeno una parte della propria attività per produrre quegli apparecchi medici e sanitari di cui c’è...

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Se nemmeno il coronavirus ferma la produzione militare in Italia

Carmine Gazzanni - Fonte: Lettera 43 30 Marzo 2020 Mentre si sprecano metafore belliche nella lotta al Covid-19, l'emergenza non ha bloccato l'industria degli strumenti di guerra. Che avrebbe potuto riconvertirsi per fabbricare apparecchi medici. Ma il governo anche in questo momento ritiene essenziali le attività di difesa e aerospazio. ... IL BISOGNO URGENTE ORA È DI APPARECCHI MEDICI E SANITARI Sulla stessa linea anche Giorgio Beretta, analista dell’Opal (Osservatorio permanente armi leggere) di Brescia: «Stupisce e rammarica che il governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieria convertire immediatamente almeno una parte della...

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Nonostante il Coronavirus il Governo “grazia” l’industria militare

Umberto De Giovannangeli - Fonte: © Globalist 27 marzo 2020 Nonostante le limitazioni al lavoro alla fine sono spuntate le deroghe per i produttori di armi. Lo hanno denunciato Rete italiana per il Disarmo, Rete della Pace e la Campagna Sbilanciamoci. L’economia incivile ..."Stupisce e rammarica - commenta Giorgio Beretta dell'Osservatorio Opal   di Brescia, l’osservatorio sulle armi - che il Governo non abbia invitato le aziende a partecipazione statale del gruppo Leonardo e Fincantieri a convertire immediatamente almeno una parte della propria attività per produrre quegli apparecchi medici e sanitari di cui c'è urgente bisogno e che la Protezione...

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Più salute e meno armi: la riconversione industriale non è una missione impossibile

Andrea Maggiolo - Fonte: © Today 26 marzo 2020 Torna d'attualità la richiesta di ridurre le spese militari ed utilizzare i fondi anche per rafforzare la sanità. Puntare alla riconversione delle industrie a produzione bellica verso il settore civile è possibile. Beretta (Opal) a Today: "Si può fare, ma serve la volontà politica" ...Paghiamo in queste settimane complicate il prezzo anche del continuo e recente indebolimento del sistema sanitario nazionale. Le cause dei tagli alla sanità sono molteplici. Non si può non notare come tale trend sia andato di pari passo con una ininterrotta crescita di fondi e impegno a...

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Coronavirus, le armi e le produzioni essenziali

Carlo Cefaloni - Fonte: © Città Nuova 25 marzo 2020 Aspro il confronto in Italia tra governo e parti sociali sulle attività produttive da mantenere in funzione per evitare il tracollo. Appello a fermare la produzione bellica da Scuola di economia civile, Banca etica, Pax Christi e Movimento dei Focolari (...) Nel frattempo, la società Rwm Italia, controllata dai tedeschi della Rheinmetall, ha deciso di sospendere la produzione in Sardegna perché, in tempi di emergenza sanitaria, è opportuno chiudere le attività esposte a rischio di incidente rilevante.  La Rwm è accusata di fornire armi all’Arabia Saudita per la guerra in...

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Coronavirus, le armi e le produzioni essenziali

Carlo Cefaloni - Fonte: © Città Nuova 25 marzo 2020 ...E tuttavia, a  partire dalla conferma del mantenimento degli stabilimenti collegati alla commessa dei caccia bombardieri JSF35, è cresciuto il dissenso verso tale scelta che palesa anni di investimento in filiere dei sistemi d’arma, destinate, come il caccia F35,  al mercato internazionale mentre il nostro Paese ha visto la contrazione degli investimenti nel settore della sanità. Una contraddizione che è esplosa con la pandemia da coronavirus. Come fa notare Giorgio Beretta, analista di Opal, è palese la contraddizione tra il gran numero di aziende del settore delle armi e la presenza...

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Sistema sanitario e coronavirus: Italia pronta alla guerra, non alla pace

Giorgio Beretta - Fonte: © Osservatorio Diritti 25 marzo 2020 L’emergenza coronavirus ha fatto venire alla luce deficienze strutturali del sistema sanitario nazionale italiano. E un paradosso: l’Italia è pronta per affrontare un conflitto armato, non per contrastare un’epidemia. È ora di ripristinare il ruolo delle associazioni della società civile Coronavirus e linguaggio di guerra: errore di prospettiva In questi giorni molti, dai leader politici ai governatori delle Regioni, dai giornalisti ai soliti commentatori da salotto che inondano i talk-show televisivi, usano il linguaggio della guerra. «Siamo in guerra», dicono. E, di conseguenza, occorrono gli strumenti e i mezzi che...

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