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“Su armi servono norme più stringenti, controlli annuali e incrocio dati”

Giovanna Pasqualin Traversa - Fonte: © Redattore Sociale 24 giugno 2021 La strage di Ardea conferma ancora una volta la pericolosità di detenere, ancorché legalmente, armi in casa. "Oggi in Italia più di un omicidio su dieci è commesso con armi in possesso di persone che hanno una regolare licenza", spiega in questa intervista Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa di Brescia. Nel nostro Paese è troppo semplice procurarsi una pistola e conservarla praticamente per sempre. Per Beretta "ogni licenza dovrebbe essere rinnovata almeno annualmente, e per ottenerla e rinnovarla andrebbero resi...

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E se il tuo vicino fosse armato?

Luciano Zanardini - Fonte: © La Voce del Popolo 17 giugno 2021 E se il tuo vicino di casa fosse armato? La tragedia di Ardea non può lasciarci indifferenti. Oggi in Italia non solo circolano troppe armi, ma spesso sono in mani poco sicure. Domenico, il padre dei piccoli David e Daniel, ha tenuto per mano i suoi figli mentre esalavano l’ultimo respiro. Con lui e con la moglie piange una comunità. Piange anche la famiglia di Salvatore, 74 anni, un passante intervenuto per soccorrere i due bambini. Piangono anche i familiari di Andrea Pignani, ingegnere disoccupato di 34 anni,...

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La strage nell’Italia con la pistola in casa (ereditata)

Giorgio Beretta – Fonte: © Il Manifesto 15 giugno 2021 Una tragedia annunciata. Che solleva interrogativi ai quali la politica deve dare risposte urgenti. Domenica ad Ardea (Roma), Andrea Pignani, ingegnere disoccupato di 34 anni con problemi psichici, già sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio per comportamenti violenti verso la madre, ha ucciso i fratelli Daniel e David Fusinato di 10 e 5 anni, e un passante, Salvatore Ranieri, 74 anni, intervenuto per soccorrere i due bambini. Si è poi barricato in casa ed i carabinieri hanno cercato di convincerlo ad arrendersi ma, quando hanno fatto irruzione, si è sparato con...

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Strage di Ardea: Regole blande e pochi controlli

Stefano Iannaccone – Fonte: © il Fatto Quotidiano 20 maggio 2021 Nel 2018 e 2019 si contano 19 e 28 omicidi di mafia, mentre 54 e 34 sono quelli avvenuti con armi detenute regolarmente. Associazioni e una parte della politica cercano soluzioni: da controlli più frequenti a regole più stringenti e incrocio delle banche dati fino al monitoraggio costante delle condizioni psico-fisiche di chi detiene il porto d'armi Una tragedia annunciata per deficit di legislazione sul possesso delle armi. A cui si aggiunge l’impossibilità di incrociare le informazioni sullo stato di salute mentale dei detentori di pistole e fucili. Così...

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Ardea. Uccide 2 bimbi e l’uomo che li difende: gli interrogativi aperti

Redazione Interni – Fonte: © Avvenire 14 giugno 2021 Doveva essere la prima domenica di vacanza, dopo la chiusura delle scuole, si è trasformata in una domenica tragica per due bambini, un uomo che ha tentato di difenderli e un'intera comunità. Ieri mattina ad Ardea, in provincia di Roma, Andrea Pignani, 34 anni, ha preso la pistola e ha sparato a Daniel e David Fusinato, 10 e 5 anni, che passeggiavano in bicicletta vicino al parco giochi della cittadina. Poi ha giustiziato Salvatore Ranieri, che aveva tentato di intervenire in difesa dei due bambini, una volta visto l'uomo che puntava verso di...

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Il lungo viaggio delle armi

Paolo Andruccioli - Fonte: © Collettiva 3 giugno 2021   Export e industria della Difesa in Italia dopo la pandemia. Il ruolo delle banche e il nodo degli investimenti socialmente responsabili. Le campagne per la riconversione e le iniziative del sindacato In un Paese democratico le informazioni e la trasparenza sulle scelte delle aziende sono fondamentali per capire l’andamento di un settore strategico come quello della industria della Difesa e del sistema finanziario collegato. In questi anni si sono sviluppate varie campagne per lo sviluppo degli investimenti responsabili, mentre nel sindacato si stanno sperimentando forme di osservatori e analisi dei...

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L’Italia vende armi a Israele: ecco cosa c’entriamo col conflitto israelo-palestinese

Giorgio Beretta - Fonte: © Osservatorio Diritti 21 maggio 2021 Armi automatiche, bombe, razzi e missili, veicoli terrestri, aeromobili e poi ancora munizioni, strumenti per la direzione del tiro, apparecchi specializzati per l’addestramento e per la simulazione di scenari militari. C’è un ampio campionario dell’arsenale bellico negli oltre 90 milioni di euro di forniture di sistemi militari dall’Italia a Israele degli ultimi sei anni (2015-2020). Spiccano soprattutto quei 17,5 milioni di euro di autorizzazioni rilasciate nel 2019 nella categoria militare ML2 che comprende «bocche da fuoco, obici, cannoni, mortai, armi anticarro, lanciaproiettili e lanciafiamme militari»: quale tra questi è impossibile saperlo, vista la poca trasparenza delle...

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Troppi anziani sono armati. Servono subito nuove regole

Giorgio Beretta – Fonte: © Avvenire 20 maggio 2021 Sabato 10 aprile a Rivarolo Canavese, in provincia di Torino, un pensionato di 83 anni, Renzo Tarabella, dopo aver ucciso a colpi di pistola la moglie, Maria Grazia Valovatto di 70 anni e il figlio disabile Wilson di 51 anni ha sparato e ucciso i proprietari dell’appartamento in cui viveva, Osvaldo Dighera di 74 anni e la moglie Liliana Heidempergher di 70 anni e poi ha tentato di suicidarsi. Non è ancora chiaro il motivo – probabilmente per depressione e rancore verso i vicini –, ma è stato appurato che l’arma utilizzata...

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Contratti militari tra Italia e Israele, adesso basta

Giorgio Beretta - Fonte: Il Manifesto 15 maggio 2021 Business armato. La campagna Banche armate chiede la fine degli affari di interscambio militare tra Roma e Tel Aviv. Dopo 20 anni di restrizioni governative, la svolta arriva con Monti nel 2012 e prosegue fino a oggi con uno scambio di armi, aerei e tecnologie. Un «salto di qualità». Così l’allora presidente del Consiglio, Mario Monti, nell’aprile 2012 definì l’accordo per la vendita a Israele di «velivoli d’addestramento» prodotti dalla Alenia-Aermacchi. Per vent’anni i governi italiani, pur mantenendo buoni rapporti diplomatici e commerciali con Tel Aviv, avevano messo in pratica una politica...

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Tutelare la legge 185/90 e le norme internazionali sull’export di armi

Presa di posizione delle organizzazioni della società civile italiana dopo le forti pressioni del complesso militare-industriale per modificare le norme e ridurre i controlli Siamo di fronte ad un’azione concentrica per smantellare le norme nazionali e le procedure che regolamentano le esportazioni di armi e di sistemi militari. Le nostre Organizzazioni – da sempre impegnate nella promozione della pace, del disarmo, della protezione umanitaria e del rispetto dei diritti umani – fanno perciò appello al Governo per ribadire la necessità di applicare in modo rigoroso e trasparente la Legge 185/90 e le norme internazionali che la rafforzano. Invitano inoltre il Parlamento a controllare in modo puntuale e approfondito...

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