Madi Ferrucci – Fonte: © Valori
30 maggio 2019
Un’assemblea degli azionisti decisamente movimentata, quella del colosso di armamenti tedesco Rheinmetall, che si è tenuta martedì scorso (il 28 maggio) all’hotel Maritim di Berlino. Un ordine del giorno senza particolari temi caldi (la presentazione del bilancio aziendale dello scorso anno e i nuovi piani di sviluppo futuri). Almeno in teoria. In realtà a “rovinare” la tranquillità del Cda sono arrivati numerosi attivisti, in corteo fuori dall’edifico dell’assemblea e pronti alla protesta dentro la sala, e azionisti attivi. Tutti per contrastare la produzione di armi da parte dell’azienda. Armi prodotte in Italia, esportate in Arabia Saudita e usate per alimentare la lunghissima guerra in Yemen. Proteste che hanno colto di sorpresa l’azienda. E la polizia, che è intervenuta, con maniere non proprie delicate.
Dalla Sardegna all’Arabia Saudita allo Yemen
Attraverso la filiale all’estero RWM Italia con sede a Domusnovas, in provincia di Cagliari, Rheinmetall esporta da anni bombe della serie MK 80 verso l’Arabia Saudita, che le utilizza per bombardare i ribelli sciiti Houthi in Yemen… leggi tutto l’articolo