«La fornitura delle Fremm – commenta Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente armi leggere (Opal) – non è mai stata sottoposta all’esame delle Camere. Un passaggio fondamentale richiesto dalla normativa vigente, la legge 185 del 1990, e oggi ancor più necessario in considerazione delle trattative in corso con l’Egitto per altre fregate, pattugliatori, caccia multiruolo e aerei addestratori che consoliderebbero la posizione del regime di al-Sisi come principale acquirente di sistemi militari italiani». «Il Governo italiano sta dimostrando una mancanza totale di coerenza – dice Riccardo Noury per Amnesty International Italia – nell’esprimere al contempo solidarietà verso la causa di Zaki e nel vendere armamenti ad un regime sanguinario».
La risoluzione approvata al Parlamento Europeo il 18 dicembre scorso invitava l’Ue a un riesame approfondito dei rapporti con l’Egitto, che subordini la cooperazione con il Paese al conseguimento di progressi nelle riforme delle istituzioni democratiche, dello Stato di diritto e dei diritti umani»…