Giorgio Beretta – Fonte: © Osservatorio Diritti
8 giugno 2020
Un affare militare da 9 miliardi di euro tra Roma e il Cairo. Soldi con cui il presidente al Sisi intende mettere a tacere le proteste per la mancata collaborazione sulle indagini per l’uccisione di Giulio Regeni. Le associazioni pacifiste e per i diritti umani invitano a mobilitarsi: bloccare l’affare è ancora possibile.
La chiamano già la «commessa del secolo». Un affare da 9 miliardi di euro per rifornire gli autocrati golpisti del Cairo dei più moderni sistemi militari italiani. Compresi quelli «non cedibili all’estero, pena la diffusione sostanziale di segreti e tecnologie militari nazionali», spiegano fonti ben informate.
C’è dentro tutto l’arsenale bellico del tanto declamato Made in Italy: due fregate multiruolo Fremm destinate alla Marina miliare italiana (la Spartaco Schergat e la Emilio Bianchi), ma anche altre quattro navi e 20 pattugliatori (che potrebbero essere costruiti nei cantieri egiziani), 24 caccia multiruolo Eurofighter e altrettanti aerei addestratori M346. Un contratto, il maggiore mai rilasciato dall’Italia dal dopoguerra, che farebbe dell’Egitto il principale acquirente di sistemi militari italiani…
Leggi tutto l’articolo sul sito Osservatorio Diritti
Foto: Alenia Aermacchi T-346A Master – Foto di Gian Marco Anzellotti (via Wikimedia)