Sulle esportazioni italiane di sistemi militari all’Arabia saudita, abbiamo parlato con Giorgio Beretta, dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e politiche di sicurezza e difesa (Opal), associazione parte di Rete Disarmo.
Cosa esporta Teknel, l’azienda con sede a Roma produttrice dei generatori bloccati dai camalli a Genova?
Teknel ha ricevuto l’autorizzazione a esportare all’Arabia saudita questo tipo di gruppi elettrogeni, ovvero generatori elettrici di tipo militare, per la prima volta nel 2018. Un valore complessivo di 7.829.780 euro per 18 gruppi elettrogeni su trailer, dotati di palo telescopico per illuminazione, che alimentano 18 shelter per comunicazione, comando e controllo, in grado di gestire droni, comunicazioni e centri di comando aereo e terrestre. Di questi hanno già esportato due gruppi elettrogeni e due shelter Tbs per un totale di circa 786.200 euro. Non è chiaro se i generatori al porto di Genova siano parte di questa autorizzazione, ma chi li ha visti ha detto che erano colorati come una mimetica.
È facile aggirare la categorizzazione «militare» e farla passare come «civile» nel caso di generatori o strumenti simili?
Dipende dall’acquirente. Se l’acquirente è il ministero della difesa o un altro ente governativo collegato, è molto facile che sia merce militare. Se è un privato, è più probabile che l’uso sia civile. Ma questo è vero nei paesi dove la distinzione tra civile e militare è chiara. Quando una merce arriva in Arabia saudita chissà per cosa sarà poi usata. Esiste sempre un’ambiguità perché sono materiali dual use…leggi tutto l’articolo