La strage all’assemblea di condominio, poi il femminicidio davanti al ristorante ripropongono il problema delle troppe armi a domicilio. Su 548 mila titolari di licenza, solo un quinto frequenta il poligono. […]
Casi che mettono in luce una serie di vuoti normativi e zone d’ombra sulla detenzione delle armi comuni nel nostro Paese. A cominciare dal fatto che per poter sparare a un poligono di tiro non è necessario un porto d’armi. È sufficiente iscriversi, presentando il proprio certificato generale del Casellario giudiziale e dei carichi pendenti della Procura di residenza. «Ma come si legge proprio sul sito del tiro a segno nazionale di Roma: in sostituzione dei suddetti certificati l’interessato può sottoscrivere presso i nostri uffici l’autocertificazione prevista per legge», annota Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere (Opal). […]
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