Davide D’Attino – Fonte: © Corriere del Veneto
14 ottobre 2021
Marco Piovan è il presidente della sezione cittadina di Tiro a segno e colleziona pistole e fucili: «Sono un semplice appassionato ma non sparerei neanche a una farfalla»
Dal 1982, è in possesso del porto d’armi per difesa personale. E dal 1995, come perito balistico, è iscritto all’Albo dei consulenti tecnici del tribunale di Padova. Eppure, il 2 marzo scorso, il 60enne Marco Piovan, presidente della sezione cittadina del Tiro a segno nazionale di via Goito e già atleta di discipline sportive quali ad esempio il tiro dinamico con pistola automatica e ad aria compressa, è stato sorprendentemente raggiunto da un provvedimento restrittivo da parte del questore Isabella Fusiello. E questo perché, nella sua abitazione, pur stipate in alcuni appositi armadi blindati, custodisce ben 202 armi da sparo che, anche se in minima parte, adopera per lo svolgimento della sua professione. […]
Non più di 100 armi
Tale numero, però, è stato ritenuto eccessivo dal questore Fusiello, che ha quindi intimato a Piovan di limitare a 100 gli esemplari conservati in casa, disfandosi invece degli altri 102 nell’arco dei successivi sei mesi. «Il trend di furti in abitazione, con illecito asporto di armi rinvenute dai soggetti attivi del reato, costituisce un fattore di allarme. Tanto più – si sostiene nel provvedimento del questore – quando in uno stesso immobile, ancorché nelle forme di legge e con l’osservanza delle prescrizioni imposte, è custodito un considerevole numero di armi da sparo». Inoltre, recita sempre il dispositivo firmato dalla dottoressa Fusiello, «la presenza in uno stesso immobile di un elevato quantitativo di armi, senza la prescrizione di un limite massimo di detenibilità, costituisce un elemento di rischio anche per eventuali comportamenti non legittimi da parte dello stesso titolare delle armi e per la stessa incolumità dell’interessato».[…]