Andrea Maggiolo – Fonte: © Today
25 ottobre 2021
Non è facile commentare notizie drammatiche come quella di San Salvatore Telesino, nel Beneventano. Un giovane 19enne è morto sparandosi con la pistola del padre dopo un rimprovero per essere rientrato tardi a casa. C’è un elemento importante da sottolineare: va rimarcato come l’attuale legge non preveda l’obbligo di tenere l’arma scarica e non accessibile ai familiari over 18 che vivono sotto lo stesso tetto del legale detentore. […]
[…] Ad esempio, non c’è in Italia alcuna forma di assicurazione obbligatoria per le armi che si tengono in casa, ma solo per la licenza di caccia. Il possesso legale di un’arma non è tassato: solo due marche da bollo di 16 euro ogni lustro.
Dettagli? No, parla di “aspetto importante” con Today Piergiulio Biatta, che di OPAL è presidente. “Nonostante la licenza di caccia preveda un’assicurazione che copre gli incidenti e anche gli omicidi non volontari durante la cacccia – e ne succedono molti – per le altre licenze e per la detenzione di armi in casa non è prevista alcuna assicurazione. Andrebbe resa obbligatoria per tutte le licenze che prevedono il possesso di armi e andrebbe introdotta almeno una piccola tassa annuale per tutte le licenze per armi: attualmente la tassa è di 32 euro ogni cinque anni, mentre anche solo una tassa annuale di 12-15 euro potrebbe servire sia per digitalizzare tutte le armi – molte infatti sono ancora su registri cartacei – sia, soprattutto per creare un fondo per le vittime delle armi da fuoco legalmente detenute simile al fondo per le vittime di incidenti stradali”. […]
[…] C’è tutto un mondo di mancate denunce agli organi preposti da parte di alcuni detentori difficile da censire che rende il quadro più fosco. La strage di Ardea ce l’ha ricordato. Come se non bastasse, il sistema informatico che dovrebbe monitorare la presenza di armi passate in “eredità” a figli e parenti di poliziotti, guardie giurate, militari, cacciatori, collezionisti non funziona. […]