di Rita Rapisardi* – Fonte: © L’Espresso
28 settembre 2021
Ogni giorno ci sono omicidi, minacce di morte o reati da parte di chi possiede una pistola ottenuta facilmente con regolare licenza. Ma solo un numero resta costante: quello delle donne ammazzate. Giorgio Beretta: «È necessario togliere le armi da fuoco dalle mani dei potenziali assassini»
Ottantacinque donne uccise dall’inizio dell’anno, cinquantuno quelle uccise da mariti, partner o ex. Sono questi i numeri dei femminicidi in Italia. Undici solo nell’ultimo mese.
Sono Dorjana Cerqueni, 60 anni, ammazzata con un colpo di pistola dal padre. Alessandra Zorzin, 21 anni, uccisa a colpi di pistola da una guardia giurata. Rita Amenze, 31 anni, freddata con quattro colpi dal marito. E Vanessa Zappalà, 31 anni, uccisa un mese fa, tra la folla ad Acitrezza, raggiunta da diversi colpi d’arma da fuoco sparati dall’ex fidanzato, denunciato per stalking e già agli arresti domiciliari. L’ultima sabato: Anna Cupelloni, 57 anni, si stava separando dal marito; lui l’ha uccisa con un fucile da caccia.
L’arma del femminicidio è sempre più un’arma da fuoco legalmente detenuta. Sono pistole che abitano nelle case e di cui si conosce l’esistenza. Secondo l’OPAL, Osservatorio permanente sulle Armi Leggere e Politiche di Sicurezza e Difesa, nel 2020 a fronte di 93 omicidi di donne, 23 sono stati commessi da legali detentori di armi o con armi da loro detenute. Si tratta di un omicidio su quattro. Un dato impressionante se messo in rapporto al numero di chi possiede una licenza per armi: meno del 10% degli italiani.
Numeri calcolati dall’associazione perché non esistono registri ufficiali. Manca infatti un censimento delle licenze e delle armi legalmente detenute (le stime delle licenze, compreso il nulla osta, variano dai 3 ai 4 milioni e quelle delle armi regolarmente detenute da 8 a 12 milioni), che faccia emergere anche quelle ereditate o da collezione, che sono funzionanti, ma spesso senza licenza, e i dati relativi a omicidi e armi utilizzate. L’unico numero disponibile è una tabella che la polizia pubblica ogni anno, nel rapporto sugli omicidi del Dipartimento della Pubblica sicurezza: si parla di 1.266.476 licenze per il 2020….
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