di Redazione – Fonte: © Pagella Politica
17 giugno 2021
Negli ultimi giorni in Italia si è riacceso il dibattito sul possesso delle armi da fuoco, dopo che il 13 giugno ad Ardea (comune a sud di Roma) un uomo ha ucciso a colpi di pistola due bambini e un anziano, per poi togliersi la vita. Secondo le ultime ricostruzioni, l’uomo avrebbe ottenuto l’arma in seguito alla morte del padre, che prestava servizio come guardia giurata. […]
Qualche numero sulle armi
Prima di concludere, cerchiamo di farci un’idea su quante siano diffuse le armi da fuoco nel nostro Paese. Avere un numero preciso non è facile, e non esistono dati ufficiali rilasciati dal Ministero dell’Interno o da altri organi governativi. Possiamo però guardare a qualche stima.
Secondo un report di Small Arms Survey, un centro studi indipendente con sede a Ginevra che punta a ridurre la diffusione delle armi, nel 2017 in Italia a fronte di una popolazione di 60,5 milioni di abitanti erano presenticomplessivamente 8,6 milioni di armi, considerando sia quelle legalmente possedute dai cittadini che quelle illecite e non registrate. Il nostro Paese era al quattordicesimo posto tra i 25 più armati.
Non sorprende che al primo posto si posizionassero gli Stati Uniti, con 393 milioni di armi (ben più dei cittadini, che erano circa 326 milioni), seguiti da India, Cina e Pakistan, tutti comunque Stati con un numero di abitanti decisamente superiore rispetto a quello italiano.
Il primo Paese europeo era la Germania, che con 83 milioni di abitanti e 15,8 milioni di armi occupava l’ottavo posto della classifica. Anche la Francia era sopra di noi, all’undicesimo posto con 12,7 milioni di armi e 67 milioni di abitanti. La Spagna non rientrava nella classifica.
Secondo Beretta, i numeri di Small Arms Survey sono con tutta probabilità sottostimati, almeno per quanto riguarda l’Italia. Dato però che, come detto, il ministero dell’Interno non rende pubblici i dati ufficiali, non esistono al momento fonti completamente affidabili e liberamente consultabili.
Ricordiamo inoltre che questi numeri non indicano quanti siano i cittadini armati, ma quante armi circolano: è infatti possibile, e anzi probabile, che qualcuno ne possegga ben più di una.
Un altro parametro a cui guardare è quanti morti ogni 100 mila decessi sono causati da armi da fuoco. Secondo Our World in Data, nel 2017 in Italia il dato medio è stato di 0,3: uguale a quello della Francia, ma superiore a Spagna e Germania (entrambi a 0,1). Negli Stati Uniti in media su 100 mila decessi 4,6 sono causati da armi da fuoco. Per fare un confronto globale, in Brasile il dato sale a 20,4, mentre il Paese con il tasso più alto in assoluto è El Salvador (41,3). […]