Chiara Rossi – Fonte: ©Start Magazine
12 aprile 2021
É in partenza per l’Egitto la fregata Fremm ex Emilio Bianchi, la seconda delle due navi militari Fincantieri che il nostro paese ha venduto al governo Al Sisi.
Secondo indiscrezioni raccolte da Amnesty International Italia e Rete Italiana Pace e Disarmo (Ripd), la nave, ribattezzata “Bernees” e con il numero di immatricolazione egiziano 1003, sta completando l’imbarco degli armamenti.[…]
L’ACCORDO CON L’EGITTO
Inoltre, come ricorda NavalNews, il contratto con l’Egitto dovrebbe includere opzioni per due ulteriori fregate di nuova costruzione, poiché il programma riguardava quattro piattaforme, secondo fonti industriali.
Ma il pacchetto navale farebbe parte di un accordo più ampio da firmare con le industrie italiane e che include Eurofighter Typhoon e numerosi velivoli da addestramento M-346 di Leonardo, più un satellite da osservazione, per un valore complessivo di 10,7 miliardi di dollari.
VENDITA DELLE FREMM MAI SOTTOPOSTA ALL’ESAME DEL PARLAMENTO
Infine, ”la fornitura delle Fremm – ha commentato Giorgio Beretta, analista dell’Osservatorio permanente sulle armi leggere e le politiche di sicurezza e difesa (Opal) – non è mai stata sottoposta all’esame delle Camere. Si tratta di un passaggio fondamentale richiesto dalla normativa vigente (la legge n. 185 del 1990) e oggi ancor più necessario in considerazione delle trattative in corso con l’Egitto per altre fregate Fremm, pattugliatori, caccia multiruolo e aerei addestratori che consoliderebbero la posizione del regime di al-Sisi come principale acquirente di sistemi militari italiani. Rinnoviamo pertanto la richiesta al Governo di presentare l’intera materia alle Camere ed esortiamo il Parlamento a richiedere con urgenza un dibattito approfondito sulle esportazioni di sistemi militari all’Egitto”.
Ricordiamo infatti il Consiglio dei ministri dell’11 giugno 2020 — presieduto dall’ex presidente Conte — ha conferito a Fincantieri l’autorizzazione alle trattative contrattuali per le due fregate in questione. Dopo la conclusione di tali trattative ed un ulteriore passaggio al Consiglio dei ministri, il 7 agosto l’Autorità nazionale Uama ha rilasciato l’autorizzazione definitiva all’esportazione. […]