Durante la chiusura per l’emergenza sanitaria sono triplicati gli omicidi che hanno avuto come vittima una donna, arrivando a un femminicidio ogni due giorni. L’ambito di maggior pericolosità oggi è quello familiare dove avvengono oltre la metà degli omicidi in Italia. Ecco tutti i dati del Dossier Viminale 2020.
Una strage di donne. Questo è stato il lockdown che ha costretto alla convivenza forzata anche molte donne con rapporti difficili in famiglia e le donne in via di separazione spesso da mariti e compagni violenti. Una strage annunciata da molti segnali (si veda Violenza sulle donne: il coronavirus complica tutto, più rischi in casa) e da alcune prime indagini di polizia (si veda Violenza sulle donne e coronavirus: in anteprima i nuovi dati della Criminalpol). Di cui adesso c’è la conferma ufficiale.
A certificarlo è, infatti, il Dossier Viminale (reperibile qui) presentato a Milano in occasione dell’ormai tradizionale riunione di Ferragosto del “Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica” presieduto dalla ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese.
Femminicidio in Italia: durante il lockdown una donna uccisa in famiglia ogni due giorni
I dati del dossier vanno letti attentamente. Innanzitutto occorre metterli in ordine, riportando le cifre e le percentuali ai numeri reali.
Negli 87 giorni di lockdown per l’emergenza coronavirus (9 marzo – 3 giugno 2020) sono stati 58 gli omicidi in ambito familiare-affettivo: ne sono state vittime 44 donne (il 75,9%) e in 14 casi gli uomini. Ciò significa che, durante il lockdown, ogni due giorni una donna è stata uccisa in famiglia.
Non solo: nei 279 giorni “normali” (cioè non di lockdown) gli omicidi di donne in ambito familiare-affettivo sono stati 60 (su un totale di 104 omicidi familiari-affettivi), cioè mediamente su base annua uno ogni sei giorni. Il lockdown, quindi, ha di fatto triplicato gli omicidi di donne.
Sono dati impressionanti sui quali ci si aspetterebbe un approfondimento dal Viminale dal quale, invece, non ho rintracciato alcun commento. Anzi, stando alle agenzie di stampa, l’elemento che il ministero degli Interni avrebbe inteso evidenziare sarebbe stato il “calo dei delitti” rispetto all’anno precedente attribuibile proprio al lockdown per “l’effetto Covid”….