Redazione – Fonte: © TGR Friuli Venezia Giulia
20 luglio 2020
La proposta di The weapon watch, analoga anche per altre città portuali italiane ed europee, viene presentata nella sede dell’Associazione Auser
Dichiarare il Porto di Trieste libero dal transito di armi: è la proposta, sul modello anche di una legge attualmente in discussione al Laender di Amburgo, che viene presentata nel capoluogo nel pomeriggio di lunedì 20 luglio nella sede dell’Associazione per l’invecchiamento attivo Auser. Interviene Carlo Tombola, coordinatore di The Weapon Watch, Osservatorio internazionale sui movimenti d’armi nei porti, che ha presentato analoga proposta anche per altre città portuali italiane ed europee.
L’iniziativa, spiegano i promotori, trova terreno favorevole a Trieste, che in base al Trattato di Pace e alla Risoluzione 16 del Consiglio di Sicurezza ha lo status di area smilitarizzata e neutrale; nonché in base alla legge del 1990 sulla disciplina dei traffici d’armi, recepita da un regolamento emanato in proposito, da Autorità portuale e Capitaneria di porto di Trieste. All’incontro inerviene anche l’ex sindaco di Capodistria Aurelio Juri, redattore di una proposta per la denuclearizzazione del Golfo di Trieste..
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- Ascolta l’intervista a Carlo Tombola al TG Rai News Friuli Venezia Giulia – edizione delle ore 07:18 – dal minuto 23:27