Coronavirus, le armi e le produzioni essenziali

Carlo Cefaloni – Fonte: © Città Nuova
25 marzo 2020

Aspro il confronto in Italia tra governo e parti sociali sulle attività produttive da mantenere in funzione per evitare il tracollo. Appello a fermare la produzione bellica da Scuola di economia civile, Banca etica, Pax Christi e Movimento dei Focolari

(…) Nel frattempo, la società Rwm Italia, controllata dai tedeschi della Rheinmetall, ha deciso di sospendere la produzione in Sardegna perché, in tempi di emergenza sanitaria, è opportuno chiudere le attività esposte a rischio di incidente rilevante.  La Rwm è accusata di fornire armi all’Arabia Saudita per la guerra in Yemen iniziata il 25 marzo di 5 anni fa come evidenzia una campagna di pressione ( War in Europe – Made in Europe) che sottolinea la responsabilità di tanti Paesi nell’aver alimentato con grandi forniture di armi quel conflitto che miete migliaia di vittime tra i civili e ha ingenerato una epidemia di colera che colpito un milione di persone che restano fuori dal campo dei grandi media.

Da segnalare, infine, che la Beretta di Brescia, ai vertici mondiali per la produzione di armi cosiddette leggere, ha riaperto un settore per produrre valvole per i respiratori di emergenza. Una conferma che, se si vuole, la riconversione è possibile. Se esiste la volontà politica e una diversa scala di priorità nel definire cosa è strategico, civile e incivile in questa fase della storia…