Genova, la nave delle armi in porto: i lavoratori in sciopero boicottano il carico merci

Angela Gennaro – Fonte: © Open OnLine

La nave cargo saudita Bahri Yanbu, arrivata stamane nel porto ligure, non caricherà materiale bellico: vittoria dei portuali e dei manifestanti

A Genova «non si caricano le armi»: le due casse contenenti i generatori della Defence Tecnel di Roma che dovevano essere caricate sulla Bahri Yanbu – la nave cargo saudita sospettata di trasportare materiale bellico destinato alla guerra nello Yemen e attraccata stamani in porto a Genova – non entreranno nelle stive. Verranno spostate in un’area protetta all’interno del porto per essere ispezionate: è quanto deciso durante il vertice in prefettura a Genova tra autorità portuale, terminalista, sindacati dei portuali e segreteria della Camera del lavoro….

…La possibilità che il cargo saudita Bahri Yanbu caricasse anche nel porto di Genova armamenti tecnicamente sofisticati diretti in Arabia Saudita era «elevata». Ad affermarlo è Opal, osservatorio permanente sulle armi leggere e la politica di sicurezza e difesa di Brescia, che ha seguito la vicenda su sollecitazione della rete internazionale che si è mobilitata a sostegno delle associazioni in campo a Le Havre, dove la nave avrebbe dovuto imbarcare 8 cannoni modello Caesar da 155 mm di fabbricazione francese, simili a quelli già impiegati contro la popolazione civile yemenita.

Gli imballi di grandi dimensioni in attesa a Genova (e per i quali si è ottenuto di sospendere il carico), secondo Opal, «sono apparentemente shelter per generatori elettrici fabbricati dalla Teknel Srl di Roma». Un’azienda che «ha richiesto e ottenuto nel 2018 un’autorizzazione all’esportazione per un controvalore complessivo di € 7.829.780, riguardante 18 gruppi elettrogeni su trailer, dotati di palo telescopico per illuminazione, che alimentano 18 shelter per comunicazione, comando e controllo, e relative parti di ricambio». Ognuno di questi shelter, proseguono dall’osservatorio, può gestire droni, comunicazioni e centri di comando aereo e terrestre. «Questo materiale militare è stato venduto all’Arabia Saudita e le consegne, cominciate nel 2018, sono ancora in corso»…leggi tutto l’articolo