La strage di Cisterna di Latina. I tanti inquietanti interrogativi, al di là della cronaca

Valter Vecellio – Fonte: © Articolo 21
04 marzo 2018

Una sera accendi il TG2, ascolti i servizi sulla strage che si e’ consumata a Cisterna di Latina, dove un carabiniere che non accetta la separazione, uccide le figlie di 14 e 8 anni, riduce in fin di vita la moglie e infine si ammazza. In uno dei servizi sulla vicenda un’affermazione che ha dell’incredibile: carabinieri e poliziotti, persone insomma che per mestiere detengono e usano armi non sono sottoposti a periodiche perizie psichiatriche.
Come non sono sottoposti a visite e controlli? Stiamo parlando di persone che Dio li benedica per quello che fanno ogni giorno e ogni notte. Ma proprio per il grande carico di responsabilità, per lo stress e il logorio che giorno dopo giorno (e notte dopo notte) accumulano, perché quando tutto il mondo perde la testa loro la devono conservare, ecco, per tutte queste ragioni, devono verificare di avere i nervi a posto: per l’incolumità di tutti, la loro compresa.
Chiamo in redazione: “Ho capito bene? Spero di no”. Hai capito benissimo, e’ la risposta. Altri confermano che le cose stanno cosi. Nessun controllo. “mi parrebbe una notizia”, mi permetto di suggerire, consapevole di quanto sia spiacevole dare “buoni consigli quando non si può dare il cattivo esempio”.
Brava la mia collega Sandra Cecchi, che trova un carabiniere e lo intervista (di spalle e voce falsata, ovviamente): conferma punto per punto; aggiunge che lui mai e’ stato sottoposto a visita o perizia psichiatrica. Un motivo ci sara’, per questa lacuna. Piacerebbe conoscerla, magari e’ pure convincente. Vediamo se i solerti uffici preposti alle pubbliche relazioni si attiveranno per fornire spiegazioni…leggi tutto l’articolo