Con i bambini a provare il mitra ecco l’Italia che sogna le armi

Franco Vanni – Fonte: ©La Repubblica
11 febbraio 2018

Pienone di visitatori all’inaugurazione della fiera Subito proteste per la presenza dei minori “Una vergogna che siano ammessi anche loro”

 

Passa la manina sul metallo opaco della canna. « Papà, questo serve per ammazzare le giraffe? » , domanda. «No, le giraffe non si possono ammazzare. Serve per i terroristi » , risponde il padre, pancia importante, pantaloni mimetici. Insieme al figlio, dieci anni al massimo, è in adorazione dell’espositore della ditta Bushmaster. Il fucile ammazza terroristi si chiama Aac 300 Blackout. Una carabina semiautomatica da 29 colpi in uso agli eserciti di 50 Paesi. Per la legge italiana è un’arma da tiro, non da guerra. Quindi può essere esposta. Ieri decine di bambini hanno potuto apprezzarla e studiarla, al fianco di armi simili, nella prima giornata di apertura della quarta edizione di Vicenza Hit, fiera « della caccia, della protezione individuale e degli sport di tiro» in programma fino a domani: 380 imprese in 41mila metri quadrati di capannoni.

Al fianco degli appassionati di caccia e tiro a volo — che sono la grande maggioranza fra i visitatori — ci sono i genitori in cerca di armi con cui difendere casa. «Cerco una compatta, che però abbia un po’ di manico » , dice una donna sui quaranta, capelli corvini, mentre maneggia una minuscola pistola allo stand Beretta. Al suo fianco, un bambino paffuto. «Lui è il più grande, ha otto anni. La sorella è a casa. Vivo in una villetta fuori Rovereto, mio marito è spesso via, ho paura delle rapine » . Lei non è mai stata rapinata. Nemmeno i suoi vicini. A pensarci bene, non conosce nessuno che abbia subito rapine. « Ma armarmi è mio diritto, quindi mi armo. Di pistole ne ho già due » , taglia corto. La signora non è fra il milione e 100mila italiani ( dato 2017) che hanno il porto d’armi. È nella schiera più numerosa — circa sei milioni, ma di dati ufficiali non se ne hanno dal 2008 — di chi detiene almeno un’arma denunciata…leggi tutto l’articolo

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