Raphaël Zanotti – Fonte © La Stampa
06 novembre 2016
Quasi trecentomila autorizzazioni in più in appena tre anni. “È difficile ottenere un fucile per difesa, fingo che sia per sport”
Questa inchiesta nasce da un’anomalia, uno di quegli scarti capaci di rompere la routine e che spesso sono il segnale di un cambiamento in atto. L’anomalia si chiama «licenza per armi». L’Italia non è l’America, dove chiunque può acquistare un fucile semiautomatico al supermercato sotto casa. L’uso delle armi è super controllato. Al di là di chi porta la divisa, sono pochissime le categorie che possono possedere, e ancora meno portarsi in giro, una pistola o un fucile.
Eppure negli ultimi anni qualcosa è cambiato. Il numero di licenze per armi è esploso. Nel 2015 ne sono state rilasciate 1.265.484. Un’enormità se si considera che solo tre anni prima erano poco più di un milione (1.094.487 per la precisione). Che cosa è successo?…leggi tutto l’articolo su La Stampa